Ahem

•4 Maggio 2009 • 1 commento

lo sapevate che la foto dell’header l’ho fatta io?

che ve ne frega?

Boh, fate voi, il blog è mio, scriverò quel che mi pare…guarda te…

Medal

•4 Maggio 2009 • 1 commento

Medal è sicuramente un sito utile se si sa cosa cercare…giocarci invece l’ho trovato poco divertente; trovare un algoritmo o una procedura interessante per uno studente che di clinica non sa assolutamente nulla è discretamente difficile. Ciò non toglie che sia uno strumento potente, anche se da usare con attenzione (ma tanto l’ha già detto Asterione, che lo dico a fare io? :p).

Quindi vi propongo questo foglio di lavoro che trovate andando alla lista contents by speciality” e poi su “environment toxicology”, quindi “chemical warfare intoxication”, che permette di identificare il gas usato come arma chimica dal suo odore(!)

Utile no?

Ma l’odore del gas è scritto sul missile o va respirato per saperlo?

e in questo caso, chi è che si è andato a sniffare i gas nervini? e come ha fatto a raccontarlo?

Rifletto sul copyright

•1 Maggio 2009 • 2 commenti

In pratica mi sembra che la situazione sia questa: c’è una serie di leggi nate con lo scopo di garantire a chi ha un’idea e la vuol mettere in pratica, che il merito di ciò che ha creato gli venga riconosciuto e, ancor più importante, creare con queste garanzie un ambiente che favorisca lo sviluppo e la circolazione di queste idee. Queste leggi possono però anche essere sfruttate per accusare chi riprende le idee altrui e ne tira fuori qualcosa di nuovo o le sviluppa, di essere un ladro e punirlo, per cui la circolazione delle idee suddette resta limitata(fortemente) a chi se le può premettere. Risultato:le idee diventano merci.

Questa situazione a mio parere è rappresentata egregiamente da un giochino(sic) prodotto dalla Molleindustria, un sito i cui organizzatori si propongono di utilizzare i videogiochi(aggratis ovviamente) per spingere alla riflessione. Nella fattispecie hanno creato freeculturegame.

Nel fumetto proposto dal prof è significativo il punto in cui si dice che l’uomo non ha inventato niente di veramente nuovo dalla scoperta del fuoco: la scienza è un processo continuo, non una serie di traguardi indipendenti; penso sia fondamentale riconoscere il merito, ma sia criminale bloccare un pensiero perchè qualcuno ha cominciato a pensarlo per primo.

PubMed

•24 aprile 2009 • 1 commento

Dopo un mese di morte apparente finalmente mi sono deciso a scrivere qualcosina via.

Molte delle mie ricerche su PubMed si son concluse con decine di migliaia di titoli interessantissimi e di nomi strani con nessun articolo sotto (se cambio cognome lo scelgo su pubmed); poi ho imparato ad usare i filtri e restringendo le ricerche agli ultimi 3 anni e ai soli articoli visualizzabili aggratis le cose migliorano decisamente.

Ho trovato una roba interessante sulla terapia dell’elettroshock (o choc, o shoc, o sciocc…) che innanzitutto, ho scoperto, è una roba diversa dall’elettrocuzione perchè quest’ultima è una delle tante fantasiose forme di omicidio legalizzato, mentre l’altra viene usata per curare i pazienti con forme gravi di depressione che non rispondono a nessun’altro tipo di terapia.

Qui c’è un link che va qui (:P), un articolo interessante che spiega (anche a chi non biascica granché di medichese a dire il vero) che la ECT(electroconvulsive therapy) non è una barbara procedura di tortura usata dagli psichiatri cattivi per friggere il cervello a chi ha tanti segreti da rivelare, bensì una procedura che dà, anche se nessuno sa perché(!) dei risultati quando si è già provata ogni altra via; viene fatta sotto anestesia totale, e a mio parere non presenta più rischi di una operazione chirurgica.

Cognitive Autoheuristic Distributed-Intelligence Entity

•1 aprile 2009 • 2 commenti

CADIE for short.

Quelli di google sono veramente dei disgraziati ragazzi 😛

un pesce d’aprile ganzissimo, ci avevo quasi creduto.

Certo, a giudicare dai commenti che sono stati fatti, la rete pullula di boccaloni.

Però fa pensare no? Siamo davvero così lontani da un traguardo del genere? Siamo sicuri che possa essere definito realmente un traguardo? Creare un’entità che ha tutto dell’umano tranne un corpo fisico (in fase di sviluppo però) con l’aggiunta di una velocità di pensiero e di apprendimento enormemente superiore…Pericolosissimo. Tra l’altro leggendo le varie pagine (perchè questi di google, dato che non hanno nulla da fare, hanno fatto proprio le cose in grande ) emerge che per far sviluppare una cultura a CADIE, le sarebbe stato dato libero accesso ad internet… altro che PLE!

In una delle pagine lo sviluppatore racconta che CADIE nei vari test continuava a fare incessantemente una domanda.

Are you really sure you want to do this?

Coltivare fa paura

•27 marzo 2009 • 3 commenti

Iamarf condanna la scuola, dando contemporaneamente l’impressione che l’ambiente familiare invece sia ideale per la produzione di almeno una parte del proprio PLE. Peccato che la scolarizzazione sia retroattiva, nel senso che agisce sui futuri genitori, insegnando loro come educare i propri figli prima di poter iniziare ad agire in prima persona; inoltre sotto il termine “scolarizzazione” bisogna comprendere tutta una serie di atteggiamenti che vanno al di là della sola scuola.

  • L’impostazione delle religioni (nella cattolica battesimo,comunione,cresima,matrimonio,estremaunzione costituiscono dei checkpoint che in momenti di cambiamento della vita di un uomo controllano che egli continui a seguire la dottrina);  
  • l’impostazione della maggior parte dei mezzi d’informazione passivi, che forniscono notizie predigerite al consumatore, prevenendo l’insorgenza di opinioni personali.

Entrambi(ma non unici) utilizzano un sistema ingegnosissimo per mantenere l’ordine costituito, le cui gerarchie verrebbero sicuramente minate da un eccesso di pensiero individuale: la paura.

Ti dicono:” attento! la vita è pericolosa, e dopo anche peggio! ma fai come dico io e tutto andrà bene! tutti gli altri sono sciocchi perchè la pensano diversamente “.

Io sono cresciuto in un ambiente del genere, tanto che fino all’età di 15 anni non avevo idea che ci potessero essere opinioni diverse dalla mia (è stato un isegnante, suo malgrado, a farmi guadagnare un punto di vista più ampio),e malgrado tutto, ho sempre paura e fastidio(sic) di qualsiasi cosa non sia proposta secondo gli schemi tradizionali e rassicuranti.

Gravatar

•24 marzo 2009 • 3 commenti

Sinceramente ero un po’ stufo di vedermi appioppata una faccina rosa stilizzata ogni volta che commentavo un post.

Voi no? beh, gravatar risolve il problema: in pratica è un servizio che permette di associare un’immagine personale (o più d’una) ad un indirizzo e mail(o più d’uno 🙂 ), cosicchè ogni volta che lo utilizzate, quella sarà l’immagine visualizzata sul blog, forum, o quant’altro.

Tra l’altro si possono caricare anche immagini direttamente dal computer, senza la bega di postarle prima su siti di hosting di foto tipo flickr ed è talmente facile che ci potrebbe riuscire anche un macaco ubriaco, monco, con la cataratta…o George W. Bush.

Sotto: i due primati sopraccitati, in ordine crescente di sviluppo deilla corteccia frontale 

bush460new

macaco

Ok, mi son ricreduto

•23 marzo 2009 • Lascia un commento

E vabbene! ho capito!

Sì, delicious è utile, è vero. Sono probabilmente uno dei tanti che avendo letto riguardo al secondo assignment e completata l’iscrizione ha pensato: “Tante grazie. E ora?” ovvero, se non ho mai avuto crisi di coscienza affidandomi alle prime due pagine su 10^6 proposte da Google, a cosa può servirmi un aggeggio del genere?(cazzo, ci devo anche scrivere un articolo @##**@&%$£).

Leggendo l’articolo di Iamarf “come coltivare le connessioni”, in particolare il punto in cui accenna alla profondità di internet, mi è venuto in mente che internet è un po’ tipo il mare a Viareggio: in molti punti c’è spazzatura e robaccia, e se non stai attento becchi anche dei parassiti :P; se però qualcuno ha trovato un posto buono per fare il bagno e ci lascia una boa, tutti la possono vedere e enjoyare(il transitivo inglese mi sembrava significante, scusate il neologismo) un buon bagno.

ovviamente ci possono essere boe in acque limacciose portate dalla corrente, ma il mare è fatto così no?

Aggià:http://delicious.com/uffaiosonopuca

Impariamo gente!

•16 marzo 2009 • 2 commenti

Ok, lo so, ho appena visto Il buono il brutto e il cattivo e sono esaltato(siete fortunati che questo blog è venuto dopo il mio periodo “Donnie Darko” :P). Prometto che questo per ora sarà l’ultimo video che posto, ma mi sembra che questo film, pur essendo forse semisconosciuto alla mia generazione, sia una pietra miliare del cinema e vada divulgato.

…tra l’altro mi sembra un ottimo insegnamento.

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L’estasi dell’oro

•16 marzo 2009 • Lascia un commento

Lo so che con la scena a cui era accoppiata non c’entra nulla, ma se penso ad una scena di quelle trionfanti, tipo “finale di un duello a mani nude tra il supercattivo di turno ed il supereroe(non calzamagliato, plz) che dopo aver ricevuto una quantità oscena di mazzate rimonta e con tutto il dolore dell’umanità in volto sferra il colpo finale (il tutto rigorosamente al rallentatore)” mi viene in mente questa come colonna sonora.

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